Si sta espandendo velocemente su tutto il territorio italiano e si rivolge al ceto medio. Il Social Housing, o Edilizia Residenziale Sociale è l'insieme di interventi immobiliari ed urbanistici che hanno lo scopo di risolvere le problematiche di emergenza abitativa della fascia di popolazione che ha reddito troppo alto per accedere alle case di edilizia popolare, e troppo basso per acquistare una casa ai prezzi attuali di mercato. Il progetto intende risolvere anche il problema dell'efficienza energetica realizzando costruzioni a basso impatto ambientale e affittandole o vendendole a prezzi agevolati. Infine mira ad agevolare l'integrazione sociale grazie alla creazione di spazi condivisi ed aperti alla città.
Quali sono i requisiti di accesso?
È necessario avere un Isee più elevato di coloro che riescono ad accedere alle case popolari, indicativamente superiore ai 15.000 euro annui, ma non sufficientemente alto per trovare un immobile di buon mercato. Dato che il mercato immobiliare è in continuo movimento non è possibile indicare requisiti fissi di reddito ma la soglia massima di reddito accettabile è intorno ai 25.000 euro l'anno.
A chi si rivolge?
Il progetto si rivolge soprattutto a giovani coppie, nuclei familiari a basso reddito, persone anziane in condizioni economiche disagiate e studenti maggiorenni fuori sede.
Quali tipologie di affitti e quanto costano le abitazioni?
Il contratto è libero di anni 4 + 4 con prezzi che si aggirano in media tra i 75 e gli 80 €/mq all'anno.