E' questa la soluzione adottata da alcuni comuni per rimediare allo spopolamento e al mercato immobiliare stagnante. Il progetto si propone di ridare vita a piccoli borghi sperduti e disabitati in cui le case cadono ormai a pezzi. Una delle soluzioni è proprio quella di offrire le case ad un prezzo simbolico subordinando l'acquisto ad una ristrutturazione obbligata e in tempi certi che di solito non deve superare i tre anni. Gli immobili sono perlopiù di proprietà di privati che hanno intenzione di disfarsene visti i rincari sulla tassazione delle seconde case. Le case vengono così donate ai comuni che si occupano della vendita e ne fanno da garanti. Ma quali sono i comuni che hanno aderito a questo progetto? Sono sparsi un pò per tutta Italia, qui sotto una lista di alcuni di essi:
Borgomezzavalle (Piemonte), Sambuca (Sicilia), Cantiano (Marche), Zungoli (Campania), Mussomeli (Sicilia), Patrica (Lazio), Fabbriche di Vergemoli (Toscana, Montieri (Toscana, Ollolai (Sardegna), Nulvi (Sassari, Lecce nei Marsi (Abruzzo), Gangi (Sicilia, Ragalbuto (Sicilia), Salemi (Sicilia). Il progetto "Case a 1 euro" potrebbe facilitare l’acquisto da parte di giovani o di lavoratori precari per i quali la possibilità di poter accedere a un mutuo è un ostacolo insuperabile. Inoltre l'eventuale ripopolazione di queste aree influirebbe anche sulla ripresa del commercio nelle zone limitrofe e la nascita di attività turistiche. Alcune di queste località infatti godono di una posizione incantevole e in alcuni casi di un contesto naturalistico e paesaggistico di grande bellezza. Se invece vuoi acquistare o vendere la tua casa in città... contattaci!
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